Scopri il nostro network Home Business Center Blog Site Center

amministratore condominiale

D

donato

Ospite
<HTML>quali tasse ricadono sul compenso dell'amministratore condominiale
da specificare che non è un professionista e non è in possesso di partita iva.

grazie
donato</HTML>
 
L

loyistis

Ospite
<HTML>integriamo il quesito....

può l'attività di amministratore di condominio svolta da un soggetto non iva essere considerata occasionale ?</HTML>
 
M

mario

Ospite
<HTML>si, puo' essere un'attivita' do co.co.co.

ed in tal caso il trattamento e' simile a quello dei dipendenti, cioe' il condom. delve redigere statino paga, cud, e versare il dovuto all'inps (gestione seprata l.335), dovuto che e' del 12,5% (x il 2003) se il lavoratore ha gia' altra copertura previdenziale oppure del 14% se e' senza.

il dovuto ins si riparte 2/3 al committene e 1/3 al lavoratore.</HTML>
 
M

mario

Ospite
<HTML>aggiungerei che sarebbe opportuno visto la responsabilita' che ricade sull'amministratore che l'attivita' venisse fatta da un professionista che abbia almeno frequentao un corso di formazione specifico e sia iscritto ad una delle associazioni esistenti, il "fai da te" non va bene neanche per questa attivita' come per le altre (es. commercialista) anche se, purtroppo, la legge non punisce che esercita questa attivita' senza preparazione (non esistendo ancora un albo professionale).</HTML>
 
L

loyistis

Ospite
<HTML>ora ...integriamo la risposta....


perchè il condominio si deve far carico del costo di tutti gli adempimenti richiesti dalla legge per i collaboratori co.co.co. ?

nessun albo professionale tutelerà mai il povero condomino che vede il proprio amministratore fuggire con i soldi condominiali.......

come in ogni attività professionale oltre alla professionalità ci si dovrebbe attenere ad un codice deontologico di comportamento..

....oppure la legge dovrebbe obbligare l'amministratore di condominio a stipulare a sue spese una bella polizza fidejussioria a garanzia di eventuali "fughe" future....


quando ai condomini per poter controllare il proprio amministratore può essere utile.....

- che il c/c bancario sia intestato al condominio
- che la firma sia congiunta con uno dei consiglieri
- che tutte le spese devono essere documentate fiscalmente
- che tutti i pagamenti avvengano per r.i.d. o bonifico bancario
- che i consiglieri possano in qualsiasi momento consultare via
home-banking il c/c del condominio
- la tenuta dei conti con i sistema della partita doppia.

l'unico modo per arrotondare il compenso dell' amministratore sarà quello di accordarsi con il fornitori .......ma se questo non incide nel costo finale del servizio......tacitamente lo possiamo accettare.

Ultima attenzione sugli:
- adempimenti fiscali del condominio
- adempimenti e iter operativo pratiche edilizie 36%

Molti pseudo-amministratori non ne sanno nulla ....

e chi risponde al fisco è sempre il condomino....</HTML>
 
M

mario

Ospite
<HTML>rispondiamo al caro loyistis:

1) perche' altrimenti dovrebbe pagare l'iva (se l'amm. ha p.iva)

2) molte ass. di aministratori hanno polizze obbligatorie per gli stessi che coprono i rischi da te detti

3) il c/c e' quasi sempre del condominio (sono pochi i casi in cui si confonde con quello dell'amm.re)

4)i consiglieri sono una facolta' non un obbligo di legge (non sono citati ne' dal c.c. ne' da altre norme) ma sono decisi solo dal regolamento condominiale.

5) tutte le fatture e/o ricevute devono esistere altimetni si configura una causa di revoca dell'amm.re (venir meno del rapporto di fiducia 1129 c.c.)

per il resto conoscere l'iter fiscale e' importante ma ricordiamoci che l'amm.re ha altri compiti ben + gravi che conoscere e saper applicare le normative fiscali, potra' sempre rivolgersi ad un professionista per tali adempienze (io lo faccio da me perche' sono anche consulente fiscale ma non e' un obbligo).
e per finire non esiste un codice deontologico e' vero, ma e' pur vero che il rapporto tra amm. e condominio e' un rapporto basato sulla fiducia e che l'amm. deve avere il comportamento del "buon padre di famiglia" .
dunque bene se questa professione venga fatta, ripeto, da un iscritto ad un'associazione dopo un corso di formazione e benissimo che ci sia il controllo sul suo operato ma, attenzione, che non diventi "persecuzione" all'amministratore come si verifica spesso coinvolgendolo in liti tra condomini che quasi sempre sono fuori dalla sua competenza o pensando che un amm.re sia anche un fiscalista, consulente del lavoro, operaio, avvocato.

non so se tu sei o sai cosa guadagnagno gli amm.ri (circa, se ti va bene, 5,00 euro a condomino) vedi tu se, per le responsabilita' che ha, siano giuste!!!</HTML>
 
L

loyistis

Ospite
<HTML>1) ben vengano gli amministratori co.co.co. .....a patto che i costi per gli ademopimenti fiscali ( e non sono pochi ) vengano pattuiti e compresi nel compenso annuo..

2) ben vengano le polizze rc professionali....

3) ben venga il c/c intestato al condominio

4) ben vengano i consiglieri ....che controllano l'operato dell'amministratore....

5) ben venga l'amministratore di condominio che si avvale dell'aiuto di altri professionisti alcune delle sue mansioni ...basta che i loro costi vengano pattuiti e compresi nel compenso annuo.

l'albo come in ogni altra categoria professionale ...

a) può stabilire i requisiti per poter svolgere la professione
b) può stabilire un codice deontologico di comportamento
c) può stabilire dei provvedimenti disciplinari

non riuscirà mai ...
a) a tutelare in caso di "prendi i soldi e scappa....." i condomini....
b) a vietare agli "abusivi" di esercitare la professione
c) a vietare a società di capitali di gestire le amministrazioni stabili

l'amministratore di condominio è una professione a tutti gli effetti...con i suoi diritti e doveri e può essere esercitata da chiunque lo voglia.

l'amministrazione di condominio è un'attività nella quale si maneggia una gran quantità di denaro è ritengo che ogni singolo condomino possa proporre in sede assembleare e far approvare quali sistemi di pagamento l'amministratore deve utilizzare (ES: ti vieto di pagare a contanti i fornitori, ti vieto di incassare direttamente le rate condominiali, ti vieto di pagare con assegno i fornitori). l'amministratore da parte sua, preso atto di questi "vincoli" può anche non accettare l'incarico......

In un mercato libero vince sempre la professionalità e la qualità dei servizi offerti indipendentemente dal fatto che il professionista sia iscritto o meno ad un albo professionale o sia certificato ISO....

Quanto al compenso deve essere sempre congruo all'attività svoltà
anche se a volte certi compensi ad amministratori molto bassi..mi lasciano molto perplesso......

Comunque non volevo "perseguire" nessuno e ti faccio i piu sinceri auguri per la tua professione....</HTML>
 
M

mario

Ospite
<HTML>grazie degli auguri ma mi va di chiarire, per evitare confusioni a chi legge, che ad avvalersi di professionisti per le loro competenze (comm.sta e/o cons.lavoro) e' il condominio non l'amministratore quindi non e' giusto che questi oneri siano ricompresi nel suo compenso, l'amm.re e' tenuto alla gestione del condominio non sotto l'aspetto fiscale/lavoro/o tecnico, tanto e' vero che qualche tribunale ha anche acconsentito (cosa che a me non piace, ma forse e' giusta) a che sia data una percentuale maggiore, oltre il compenso, all'amm.re per la gestione di lavori straordinari del condominio.

comunque grazie e mi piacerebbe conoscere i diversi pareri ed esperienze magari, pero' , nel forum dei profrssionisti.

ciao a tutti.</HTML>
 
Alto