Buongiorno a tutti, chiedo un confronto per una situazione credo abbastanza particolare e per cui non ho individuato precedenti.
Quasi 20 anni fa ho acquistato una casa con agevolazioni prima casa nella mia città di nascita, vi ho trasferito la residenza e la ho anche abitata, per un certo periodo.
Successivamente anche mia madre ha trasferito la residenza nell’immobile, occupandolo.
Circa 8/9 anni dopo (circa 10 anni fa) mi sono trasferito per lavoro in altre città, e da ultimo vivo in una città, occupando un immobile uso foresteria; in detto immobile ho la residenza.
Ho sempre mantenuto l’immobile acquistato come prima casa nella mia disponibilità, nei fatti occupandolo durante le ferie, o nei week end.
Non sono proprietario di altri immobili.
Recentemente, il mio immobile prima casa è stato concesso in locazione ad un terzo. Mia madre vi mantiene la residenza (per pigrizia nel trasferimento della stessa, più che altro).
Mi si presenta ora la possibilità di acquistare un C/2 nella mia città di origine, che potrei rendere pertinenziale, vista la distanza limitata dell’abitazione prima casa e l’oggettiva connessione. Mi chiedo se se sia possibile in acquisto usufruire dei benefici prima casa dichiarando la pertinenzialità, che da un punto di vista oggettivo sussiste (stessa via, distanza limitata, etc.), pur non avendo io (più) la residenza nell’abitazione, non intendendo riprenderla (anche perché occupata da terzi), nè potendo prenderla nel C/2, in quanto ovviamente non abitabile.
Preciso che non ho altri C/2 (e neppure C/6 o C/7) pertinenziali rispetto all’abitazione acquistata con i benefici prima casa.
Mi chiedo anche se - in caso positivo (pertinenzialità e connessione con prima casa) io possa usufruire di agevolazioni per le ristrutturazioni di cui questo C/2 necessita.
Personalmente, sarei per il sí as entrambi i quesiti perché le agevolazioni prima casa sono state al tempo acquisite (e mantenute) legittimamente ed il loro “passaggio” a questo potenziale nuovo acquisito pertinenziale non può essere inficiato dal mio successivo trasferimento di residenza, avvenuto ben oltre i cinque anni.
Chiaro che sul fronte IMU, IRPEF, etc., non essendo invece (più) quella casa l’abitazione principale, ed essendo locata, non ho alcuno spazio, di manovra per fiscalità agevolata, nè su essa nè sulle sue possibili pertinenze.
Grazie in anticipo a chi potrà dirmi la sua opinione motivata.
Quasi 20 anni fa ho acquistato una casa con agevolazioni prima casa nella mia città di nascita, vi ho trasferito la residenza e la ho anche abitata, per un certo periodo.
Successivamente anche mia madre ha trasferito la residenza nell’immobile, occupandolo.
Circa 8/9 anni dopo (circa 10 anni fa) mi sono trasferito per lavoro in altre città, e da ultimo vivo in una città, occupando un immobile uso foresteria; in detto immobile ho la residenza.
Ho sempre mantenuto l’immobile acquistato come prima casa nella mia disponibilità, nei fatti occupandolo durante le ferie, o nei week end.
Non sono proprietario di altri immobili.
Recentemente, il mio immobile prima casa è stato concesso in locazione ad un terzo. Mia madre vi mantiene la residenza (per pigrizia nel trasferimento della stessa, più che altro).
Mi si presenta ora la possibilità di acquistare un C/2 nella mia città di origine, che potrei rendere pertinenziale, vista la distanza limitata dell’abitazione prima casa e l’oggettiva connessione. Mi chiedo se se sia possibile in acquisto usufruire dei benefici prima casa dichiarando la pertinenzialità, che da un punto di vista oggettivo sussiste (stessa via, distanza limitata, etc.), pur non avendo io (più) la residenza nell’abitazione, non intendendo riprenderla (anche perché occupata da terzi), nè potendo prenderla nel C/2, in quanto ovviamente non abitabile.
Preciso che non ho altri C/2 (e neppure C/6 o C/7) pertinenziali rispetto all’abitazione acquistata con i benefici prima casa.
Mi chiedo anche se - in caso positivo (pertinenzialità e connessione con prima casa) io possa usufruire di agevolazioni per le ristrutturazioni di cui questo C/2 necessita.
Personalmente, sarei per il sí as entrambi i quesiti perché le agevolazioni prima casa sono state al tempo acquisite (e mantenute) legittimamente ed il loro “passaggio” a questo potenziale nuovo acquisito pertinenziale non può essere inficiato dal mio successivo trasferimento di residenza, avvenuto ben oltre i cinque anni.
Chiaro che sul fronte IMU, IRPEF, etc., non essendo invece (più) quella casa l’abitazione principale, ed essendo locata, non ho alcuno spazio, di manovra per fiscalità agevolata, nè su essa nè sulle sue possibili pertinenze.
Grazie in anticipo a chi potrà dirmi la sua opinione motivata.