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Acquisto terreno edificabile

Salve Buongiorno a tutti e buona domenica

Da tanto non scrivo sul forum, ma vi seguo sempre.

Arriviamo a noi.

Dovrei acquistare un terreno edificabile da un privato ed intestarlo ad una P.IVA.

Il terreno è stato ricevuto in donazione, ed all'epoca non era edificabile, era un terreno agricolo.

Sono passati circa 40 anni, non è stata mai Eseguita la rivalutazione.

Io come acquirente del terreno sono tenuto a pagare le spese del rogito, tra le quali vi sono l’imposta di registro, di bollo, quella ipotecaria, quella catastale.

Nel caso in cui il venditore non dichiari la plusvalenza che ha realizzato vendendo il terreno, un eventuale accertamento in capo a chi farebbe nascere le sanzioni?

La partita IVA dovrebbe essere accertata solamente per quelle che sono l’imposta di registro, di bollo, quella ipotecaria, quella catastale.

Chiedo a voi perché negli ultimi giorni mi hanno veramente confuso le idee i vari tecnici ed anche il notaio.

Inoltre voglio farvi un ulteriore domanda, Come posso stabilire il valore del terreno secondo i parametri dell'Agenzia delle Entrate? Sul portale, ci sono i valori OMI solamente dei fabbricati già costruiti.
 

Rocco

Utente
L'accertamento della plusvalenza è solo in capo al venditore. Al contrario, la rettifica del valore ai fini dell'imposta di registro vede le parti dell'atto obbligate in solido.
Sarebbe consigliabile, pertanto, con riferimento alla possibile rettifica di valore ai fini dell'imposta di registro (e così rispondo anche all'ultimo quesito) effettuare una perizia e allegarla all'atto notarile.
Saluti.
 
L'accertamento della plusvalenza è solo in capo al venditore.
Ciao grazie per avermi dato delucidazioni in merito.
A ragion di logica il plusvalore viene generato dal venditore che ha "acquistato" a 10 e "vende" a 60.
Quindi in nessun modo la parte che acquista viene obbligata in solido al venditore per un eventuale accertamento sulla plusvalenza generata?


Sarebbe consigliabile, pertanto, con riferimento alla possibile rettifica di valore ai fini dell'imposta di registro (e così rispondo anche all'ultimo quesito) effettuare una perizia e allegarla all'atto notarile.
Abbiamo già dato incarico ad un tecnico di eseguire una perizia giurata di stima del valore venale del terreno edificabile in oggetto.
Inoltre, il notaio dice di aver definito attraverso le "tabelle" un valore per il quale pagare le imposte, intorno ai 150€ al mq, che differisce dal valore reale del negozio che si attesta sui 70€ al mq.
Questo passaggio non riesco a capirlo, da dove viene fuori questo valore identificato dal notaio?

grazie per il supporto
 

Rocco

Utente
Ciao grazie per avermi dato delucidazioni in merito.
A ragion di logica il plusvalore viene generato dal venditore che ha "acquistato" a 10 e "vende" a 60.
Quindi in nessun modo la parte che acquista viene obbligata in solido al venditore per un eventuale accertamento sulla plusvalenza generata?
Assolutamente no.


Abbiamo già dato incarico ad un tecnico di eseguire una perizia giurata di stima del valore venale del terreno edificabile in oggetto.
Inoltre, il notaio dice di aver definito attraverso le "tabelle" un valore per il quale pagare le imposte, intorno ai 150€ al mq, che differisce dal valore reale del negozio che si attesta sui 70€ al mq.
Questo passaggio non riesco a capirlo, da dove viene fuori questo valore identificato dal notaio?

grazie per il supporto
Bah...non ho idea.
Il mio suggerimento resta quello di allegare una perizia all'atto.

Saluti.
 
Ciao buongiorno

Quindi secondo te allegando una perizia di stima giurata, questa verrebbe presa come valore certo per il pagamento delle imposte di registro.
Ci sono notizie in merito a ricorsi fatti per accertamento induttivo di questa specifica fattispecie?

Grazie mille
 
Il venditore non fa già la perizia per la rivalutazione?
La perizia di stima giurata è stata richiesta per determinare il valore per il pagamento delle imposte di registro.

Questo valore differisce dal valore reale del terreno che è di gran lunga più basso.

Logicamente con la perizia di stima Diventa evidente che c'è la generazione di un Plusvalore.

Allo stesso tempo Io non voglio essere obbligato in solido al venditore qualora gli venisse fatto un accertamento da parte dell'Agenzia delle Entrate Per omesso pagamento di questo Plusvalore.

Grazie
 

STUDIOCEL

Utente
Se il venditore fa fare la perizia per la rivalutazione non vedo come possa essere inferiore a quella che faresti fare tu.....
 
Mi sono spiegato male.

La perizia di stima giurata non viene fatta per il fine della rivalutazione del terreno.

Sono io che l'ho richiesta per determinare quale sarebbe il valore per poi pagare le imposte di registro e non incorrere in accertamento induttivo.

Il venditore non se ne interessa dell'eventuale plusvalenza.
Né tantomeno avrebbe richiesto la perizia di stima giurata.

Spero di essere stato più chiaro.
 

STUDIOCEL

Utente
Non è tanto chiaro come una perizia possa essere di gran lunga superiore al valore reale...Comunque ora mi è chiaro, in atto figura acquisto a 70 ma mi preoccupo di pagare imposte su 150 che sarebbe il valore giusto...non so se la cosa sarà tanto chiara per chi accerta il maggior valore, e magari si chiede se ci son stati pagamenti extra da parte di una p.iva...
 
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