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Cartella di pagamento TARI anni 2014-18

Nejyninja

Utente
Buonasera, sono un nuovo utente e chiedo scusa in anticipo nel caso in cui io abbia scritto nella sezione sbagliata del forum.
Ho ricevuto una cartella di pagamento il 9 Novembre dall'Agenzia delle Entrate-Riscossione che mi intimava il pagamento della TARI degli anni 2014-15-16-17-18 in seguito al ruolo emesso dal Comune della mia città, probabilmente perchè in assenza delle informazioni relative al mio recapito non erano riusciti a inviarmi il bollettino per riuscire a pagare.

Le mie domande sono due:
1. Quale delle TARI menzionate è caduta in prescrizione?
All'interno della cartella, nella sezione relativa all'ente creditore (il Comune) vi sono due informazioni: la prima è che il ruolo è stato reso esecutivo a Ottobre 2021 e consegnato a Dicembre 2021, mentre alcune righe dopo, oltre ai dettagli riguardanti la TARI come il codice del tributo e gli oneri della riscossione, vi è una riga con scritto "2018/313909 NOTIF. IL 15/05/2020". Vorrei capire oltre al significato di quest'ultima voce dato che non ho mai ricevuto nessuna notifica, quale tra queste informazioni è quella rilevante al fine del calcolo della prescrizione.
Vorrei inoltre sapere come e a chi chiedere una ricevuta/verifica di questa presunta notifica mai arrivata.
2. Cosa posso fare e a chi devo chiedere per ottenere una rettifica della cartella di pagamento?
Perdonate la mia ignoranza, probabilmente sono domande molto banali ma avrei bisogno di qualche informazione in più, anche perchè vorrei agire in tempo data la scadenza di 60 giorni.
Vi ringrazio per l'attenzione!
 

Rocco

Utente
vi è una riga con scritto "2018/313909 NOTIF. IL 15/05/2020"
.
Dovrebbe trattarsi dell'avviso di accertamento che ti sarebbe stato notificato il 15/05/2020.
Nella fattispecie vale quanto stabilito dall'art. 1 c. 161 della L. 296/2006 secondo cui "Gli enti locali, relativamente ai tributi di propria competenza, procedono alla rettifica delle dichiarazioni incomplete o infedeli o dei parziali o ritardati versamenti, nonché' all'accertamento d'ufficio delle omesse dichiarazioni o degli omessi versamenti, notificando al contribuente, anche a mezzo posta con raccomandata con avviso di ricevimento, un apposito avviso motivato. Gli avvisi di accertamento in rettifica e d'ufficio devono essere notificati, a pena di decadenza, entro il 31 dicembre del quinto anno successivo a quello in cui la dichiarazione o il versamento sono stati o avrebbero dovuto essere effettuati. Entro gli stessi termini devono essere contestate o irrogate le sanzioni amministrative tributarie, a norma degli articoli 16 e 17 del decreto legislativo 18 dicembre 1997, n. 472, e successive modificazioni."
Ora, qui le problematiche rilevanti a mio avviso sarebbero due: 1) se la notifica dell'avviso di accertamento è stata eseguita correttamente; 2) se è stata eseguita nei termini di legge tenendo presente che, se come pare di capire, si è di fronte ad un accertamento d'ufficio scattato per omessa denuncia di inizio occupazione TARI, il dies a quo per ritenere la notifica dell'avviso di accertamento eseguita nei termini di legge va ricercata nel termine previsto dal comune nel proprio regolamento per la presentazione di detta denuncia.
Non essendo stato effettuato il pagamento, il comune ha provveduto a formare il ruolo e a consegnarlo al concessionario della riscossione il quale ha provveduto a sua volta a notificare la cartella di pagamento (contenente il ruolo), a pena di decadenza, entro il 31/12 del terzo anno successivo a quello in cui l'accertamento è divenuto definitivo (art. 1 c. 163 L. 296/2006).
Inquadrata brevemente la fattispecie, se Lei ritiene che l'avviso di accertamento non Le è mai stato notificato deve impugnare la cartella notificata con ricorso al giudice tributario.
Saluti.
 
Ultima modifica:

Nejyninja

Utente
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Dovrebbe trattarsi dell'avviso di accertamento che ti sarebbe stato notificato il 15/05/2020.
Nella fattispecie vale quanto stabilito dall'art. 1 c. 161 della L. 296/2006 secondo cui "Gli enti locali, relativamente ai tributi di propria competenza, procedono alla rettifica delle dichiarazioni incomplete o infedeli o dei parziali o ritardati versamenti, nonché' all'accertamento d'ufficio delle omesse dichiarazioni o degli omessi versamenti, notificando al contribuente, anche a mezzo posta con raccomandata con avviso di ricevimento, un apposito avviso motivato. Gli avvisi di accertamento in rettifica e d'ufficio devono essere notificati, a pena di decadenza, entro il 31 dicembre del quinto anno successivo a quello in cui la dichiarazione o il versamento sono stati o avrebbero dovuto essere effettuati. Entro gli stessi termini devono essere contestate o irrogate le sanzioni amministrative tributarie, a norma degli articoli 16 e 17 del decreto legislativo 18 dicembre 1997, n. 472, e successive modificazioni."
Ora, qui le problematiche rilevanti a mio avviso sarebbero due: 1) se la notifica dell'avviso di accertamento è stata eseguita correttamente; 2) se è stata eseguita nei termini di legge tenendo presente che, se come pare di capire, si è di fronte ad un accertamento d'ufficio scattato per omessa denuncia di inizio occupazione TARI, il dies a quo per ritenere la notifica dell'avviso di accertamento eseguita nei termini di legge va ricercata nel termine previsto dal comune nel proprio regolamento per la presentazione di detta denuncia.
Non essendo stato effettuato il pagamento, il comune ha provveduto a formare il ruolo e a consegnarlo al concessionario della riscossione il quale ha provveduto a sua volta a notificare la cartella di pagamento (contenente il ruolo), a pena di decadenza, entro il 31/12 del terzo anno successivo a quello in cui l'accertamento è divenuto definitivo (art. 1 c. 163 L. 296/2006).
Inquadrata brevemente la fattispecie, se Lei ritiene che l'avviso di accertamento non Le è mai stato notificato deve impugnare la cartella notificata con ricorso al giudice tributario.
Saluti.
Grazie Rocco per la risposta dettagliata.
Ho bisogno però di fornire dei chiarimenti perchè ho dimenticato di sottolineare dei dettagli importanti.
Innanzitutto la procedura descritta riguarda mia madre, poco pratica e attenta rispetto agli affari burocratici e fiscali, fino a quando non ho preso in mano io la situazione.

Il tutto è nato quando, accorgendosi che la TARI non arrivava alla sua abitazione, mia madre ha deciso di andare all'ufficio tributi e fare la denuncia d'iscrizione per la TARI nell'Ottobre 2019 con decorrenza 2014 (cioè ha dichiarato di utilizzare l'abitazione dal 2014).
Dopodichè il Comune sostiene di aver inviato un avviso di pagamento (e non un avviso di accertamento!) credo nel 2020, avviso di pagamento (contenente le rate 2014-15-16-17-18) che però non è mai arrivato a casa nostra.
Non effettuando il pagamento, il Comune ha affidato all'Agenzia delle entrate la riscossione e ci è arrivata la cartella il 9 Novembre 2022.

Le mie domande rimangono: le TARI sono cadute in prescrizione (almeno quelle del 14-15-16-17) anche se è stata mia madre ad autodenunciarsi nel 2019?
Il comune non ha fatto avviso di accertamento proprio perchè si tratta di una denuncia di iscrizione effettuata da mia madre. Nonostante ciò le TARI sono state richieste dopo i 5 anni, cioè con un avviso di pagamento che dava come data di scadenza per pagare le rate il 2020 e il Gennaio 2021.
Non c'è nessuna raccomandata ufficiale che possa valere come notifica che interrompe la prescrizione a mio avviso.

La risposta del comune è stata "le annualità sono da pagare, non ci sono neanche sanzioni incluse" ma mi fido più del vostro giudizio.
Grazie ancora, spero di ricevere una risposta al più presto a causa della scadenza della cartella.
 
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