Buongiorno a Tutti
Chiedo aiuto a tutti quelli che mi dedicheranno qualche minuto per determinare la migliore strategia per la risoluzione della mia situazione
Nel corso del 2019 a causa di motivi familiari ho venduto un immobile acquistato due anni prima presso il quale avevo stabilito la residenza e chiesto le agevolazioni prima casa.
Dato che non ricomprerò un altro immobile entro l'anno concesso per mantenere le agevolazioni dovrò versare all'erario quanto percepito come sconto sulle imposte prima casa.
Non è prevista tassazione sulla plusvalenza in quanto ho usufruito dell'abitazione per più della metà del tempo intercorso tra acquisto e vendita.
Il valore indicato nell'atto di acquisto è determinato dalla rendita catastale come previsto dalla legge per compravendita da privati.
Ho buttato giù un prospetto di calcolo in base alla mia conoscenza della materia inserendo i costi del mutuo:
Rendita catastale immobile : 312,00
1° casa : 312,00*115,50 = 36.036,00 (imponibile valore catastale) 2% su 36.036,00 = 720,72 (€ 1000.00 pagati limite di legge)
1° casa mutuo 160.000,00 (imponibile per imposta sostitutiva) 0.25% su 160.000,00 = € 400,00 imposta sostitutiva
imposta ordinaria: 312.00*126 = 39.312,00 (imponibile valore catastale) 9% su 39.312,00 = € 3.538,08
Imposta sostitutiva ordinaria 160.000,00 (imponibile per imposta sostitutiva) 2% su 160.000,00 = € 3.200,00
Imposte ordinarie = 6.738,08 - € 1.400,00 imposte agevolazioni 1° casa DIFFERENZIALE = 5.338,08 + interessi
A tutto ciò è prevista una sanzione del 30% in caso di accertamento da parte di ADE!
Presumendo di aver fatto i calcoli correttamente le mie perplessità riguardano le modalità con cui rimborsare tale importi:
- Con l'autodenuncia ad ade (prevista per questi casi entro 1 anno dalla vendita risparmierei le sanzioni del 30% ma l'importo sarebbe da versare in toto in un unica soluzione (soluzione gravosa per le mie tasche)
- Aspettare l'avviso di accertamento mi permetterebbe di rateizzare l'importo ma ovviamente pagherei sia la sanzione del 30% che gli interessi per il maggior tempo trascorso
Nel caso di arrivo di accertamento da parte di ADE ho un dubbio relativamente la base imponibile sul quale calcoleranno il differenziale di imposta da versare. Ho dato per scontato che fosse lo stesso imponibile determinato dalla rendita catastale indicato nell'atto e non il valore della compravendita (di fatto molto più alto).
Ringrazio tutti quelli che mi aiuteranno a comprendere meglio la situazione.
Chiedo aiuto a tutti quelli che mi dedicheranno qualche minuto per determinare la migliore strategia per la risoluzione della mia situazione
Nel corso del 2019 a causa di motivi familiari ho venduto un immobile acquistato due anni prima presso il quale avevo stabilito la residenza e chiesto le agevolazioni prima casa.
Dato che non ricomprerò un altro immobile entro l'anno concesso per mantenere le agevolazioni dovrò versare all'erario quanto percepito come sconto sulle imposte prima casa.
Non è prevista tassazione sulla plusvalenza in quanto ho usufruito dell'abitazione per più della metà del tempo intercorso tra acquisto e vendita.
Il valore indicato nell'atto di acquisto è determinato dalla rendita catastale come previsto dalla legge per compravendita da privati.
Ho buttato giù un prospetto di calcolo in base alla mia conoscenza della materia inserendo i costi del mutuo:
Rendita catastale immobile : 312,00
1° casa : 312,00*115,50 = 36.036,00 (imponibile valore catastale) 2% su 36.036,00 = 720,72 (€ 1000.00 pagati limite di legge)
1° casa mutuo 160.000,00 (imponibile per imposta sostitutiva) 0.25% su 160.000,00 = € 400,00 imposta sostitutiva
imposta ordinaria: 312.00*126 = 39.312,00 (imponibile valore catastale) 9% su 39.312,00 = € 3.538,08
Imposta sostitutiva ordinaria 160.000,00 (imponibile per imposta sostitutiva) 2% su 160.000,00 = € 3.200,00
Imposte ordinarie = 6.738,08 - € 1.400,00 imposte agevolazioni 1° casa DIFFERENZIALE = 5.338,08 + interessi
A tutto ciò è prevista una sanzione del 30% in caso di accertamento da parte di ADE!
Presumendo di aver fatto i calcoli correttamente le mie perplessità riguardano le modalità con cui rimborsare tale importi:
- Con l'autodenuncia ad ade (prevista per questi casi entro 1 anno dalla vendita risparmierei le sanzioni del 30% ma l'importo sarebbe da versare in toto in un unica soluzione (soluzione gravosa per le mie tasche)
- Aspettare l'avviso di accertamento mi permetterebbe di rateizzare l'importo ma ovviamente pagherei sia la sanzione del 30% che gli interessi per il maggior tempo trascorso
Nel caso di arrivo di accertamento da parte di ADE ho un dubbio relativamente la base imponibile sul quale calcoleranno il differenziale di imposta da versare. Ho dato per scontato che fosse lo stesso imponibile determinato dalla rendita catastale indicato nell'atto e non il valore della compravendita (di fatto molto più alto).
Ringrazio tutti quelli che mi aiuteranno a comprendere meglio la situazione.