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Rimborso IMU per cambio categoria catastale a seguito di sanatoria

voyager18

Utente
Salve a tutti,
vivo a Roma e avevo in piedi una pratica di condono edilizio dal 1985. Il condono riguardava un edificio che a suo tempo (in fase di presentazione della domanda di condono) era stato accatastato come C/3 (laboratorio artigianale). Di conseguenza in tutti questi anni ho sempre pagato l'IMU con l'aliquota prevista per la categoria C/3 (ogni volta un salasso!!). Ora la concessione, per via della mancanza del bagno nell'edificio, mi è stata rilasciata quest'anno con categoria C/2 (magazzino) di pertinenza di un'abitazione principale di categoria A/2. Dato che il condono risale al 1985, c'è modo di recuperare l'IMU versata in eccesso in tutti questi anni, e che non sarebbe stata dovuta?

Grazie
 

sebas80

Utente
Salve a tutti,
vivo a Roma e avevo in piedi una pratica di condono edilizio dal 1985. Il condono riguardava un edificio che a suo tempo (in fase di presentazione della domanda di condono) era stato accatastato come C/3 (laboratorio artigianale). Di conseguenza in tutti questi anni ho sempre pagato l'IMU con l'aliquota prevista per la categoria C/3 (ogni volta un salasso!!). Ora la concessione, per via della mancanza del bagno nell'edificio, mi è stata rilasciata quest'anno con categoria C/2 (magazzino) di pertinenza di un'abitazione principale di categoria A/2. Dato che il condono risale al 1985, c'è modo di recuperare l'IMU versata in eccesso in tutti questi anni, e che non sarebbe stata dovuta?

Grazie
Per fare un recupero di IMU versata e non dovuta in generale dovresti fare richiesta al comune, ma comunque puoi recuperare la differenza tra il versato e il dovuto solo relativamenta agli ultimi 5 anni (facendo gli opportuni calcoli anno per anno da qui a 5 anni indietro secondo le aliquote IMU in vigore di anno in anno per il comune di Roma) mentre il pregresso ormai è perso (esperienza personale di IMU più alta pagata per errore di calcolo fatto dal commercialista, e il comune mi ha rimborsato gli ultimi 5 anni, ma parliamo di un comune molto piccolo per cui le pratiche sono più semplici e rapide).

Però a onor del vero c'è qualcosa che mi sfugge del tuo caso e magari puoi chiarirmelo meglio: l'accatastamento e il condono sono propedeutici, quindi per presentare domanda di condono dovevi preventivamente aver fatto l'accatastamento che includesse l'abuso fatto (il catasto poi variava se necessario la categoria e assegnava la rendita catastale mettendo agli atti la nuova piantina, e da una nuova visura dovevano emergere i nuovi parametri) e allegare la ricevuta di avvenuto accatastamento alla domanda di condono.
Ora quello che mi sfugge è questo: se il bagno non era già presente all'atto della presentazione della domanda di condono, e quindi non risultava già nell'accatastamento del 1985, perché hanno assegnato Cat. C/3? Perchè se così fosse mi pare evidente che c'è stato un errore ad assegnare C/3 all'epoca, e quindi secondo me è lecito chiedere il rimborso (sempre degli ultimi 5 anni). O era C/3 prima del condono e in fase di accatastamento sarebbe dovuto già passare a C/2 e semplicemente il catasto - poi agenzia del territorio - poi agenzia delle entrate, non l'ha mai riportato nel Database in questi anni?
 
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voyager18

Utente
La categoria C3 era già stata assegnata nel primo accatastamento del 1985, accatastamento che è stato fatto proprio prima di presentare la domanda di condono e che è stato allegato alla domanda stessa. Quindi si, è come dici tu già all'epoca non avrebbero dovuto accettare la categoria C3 perché il bagno non c'è mai stato.
 

sebas80

Utente
La categoria C3 era già stata assegnata nel primo accatastamento del 1985, accatastamento che è stato fatto proprio prima di presentare la domanda di condono e che è stato allegato alla domanda stessa. Quindi si, è come dici tu già all'epoca non avrebbero dovuto accettare la categoria C3 perché il bagno non c'è mai stato.
Ok, allora si dovrebbe capire sull’attuale visura storica cosa hanno riportato come motivazione per la variazione da C/3 a C/2 e quando c’e stata la variazione, perché alla fine il comune sulla base di quanto riporta il catasto e sulla base delle motivazioni riportate in visura può decidere di rimborsarti o meno.
Se supponiamo ci fosse scritto che c’è stato un cambio di categoria per errata assegnazione nel 1985, sarebbe molto più facile.
Certo sarebbe stato meglio far rilevare l’errore già all’epoca.
 
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