La legge di bilancio 2021 - Legge n.178 2020 -ha istituito l'ISCRO ovvero l’indennità straordinaria di continuità reddituale e operativa, una sorta di cassa integrazione dedicata agli autonomi che si vengano a trovare in particolari situazioni di difficoltà.
La misura è stata messa a punto con una buona collaborazione tra maggioranza e opposizione, che, visto gli ultimi difficili mesi di crisi economica dovuta alla pandemia, hanno convenuto sul fatto che i lavoratori autonomi iscritti alla Gestione Separata erano tra i soggetti meno tutelati e che non esisteva uno strumento di welfare ad hoc.
L' ISCRO viene istituita per ora solo per il triennio 2021-2023, in forma sperimentale, e si rivolge esclusivamente ai professionisti e lavoratori autonomi iscritti alla Gestione separata INPS che esercitano attività diverse dall’esercizio di imprese commerciali , con redditi molto bassi e momentanei cali di fatturato .
Si tratta di una indennità semestrale, richiedibile una sola volta nel triennio , pari al 25% dell'ultimo reddito dichiarato
Vediamo di seguito qualche dettaglio in più, sulla base di quanto previsto dalla legge di bilancio, in attesa di ulteriori specificazioni ministeriali e dell'INPS, che come di consueto è incaricato della gestione operativa del nuovo ammortizzatore sociale.
Ti potrebbe interessare l'ebook: I fringe benefits a dipendenti e amministratori (eBook)
I Rimborsi spese aspetti fiscali e previdenziali eBook
Paghe e contributi - Libro di carta
Visita il Focus in continuo aggiornamento dedicato al Lavoro
IMPORTO E DURATA:
L’indennità ISCRO sarà erogata per sei mensilità e sarà pari al 25%, su base semestrale, dell’ultimo reddito. Il relativo importo non potrà comunque superare gli 800 euro mensili né essere inferiore a 250 euro mensili.
Il beneficio spetta a decorrere dal primo giorno successivo alla data di presentazione della domanda, non dà luogo ad accredito di contribuzione figurativa e non concorre alla formazione del reddito ai sensi del TUIR.
La prestazione può essere richiesta una sola volta nel triennio.
CESSAZIONE: La cessazione della Partita Iva nel corso della erogazione dell’indennità determinerà l’immediata cessazione, con recupero delle mensilità eventualmente erogate indebitamente.
COPERTURA : Per assicurare la copertura finanziaria si prevede un incremento dell’aliquota aggiuntiva dovuta alla Gestione separata, pari a 0,26 punti percentuali nel 2021 e a 0,51 punti percentuali per ciascuno degli anni 2022 e 2023. Ricordiamo che l'aliquota per i professionisti (non pensionati) per il 2020 è fissata al 25% cui va aggiunto uno 0,72% per il finanziamento dell'indennità di maternità. Il contributo andrà applicato sul reddito da lavoro autonomo risultante dalla relativa dichiarazione annuale.
REQUISITI SOGGETTIVI:
i requisiti richiesti ai beneficiari sono i seguenti:
CONDIZIONALITA’:
Per la definizione in dettaglio si deve attendere l'apposito decreto del Ministro del lavoro e delle politiche che deve essere adottato entro sessanta giorni dalla entrata in vigore del provvedimento (quindi entro il 2 marzo 2021). Il monitoraggio di questo aspetto è affidato all’ANPAL, Agenzia delle politiche attive per il lavoro.
CONTRIBUZIONE AGGIUNTIVA
Nella circolare 12 del 5.2.2021 l'INPS ha precisato che l’articolo 1, comma 398, della legge di bilancio 2021( 30 dicembre 2020, n. 178,) ha disposto un aumento dell’aliquota pari a
Il contributo è a carico dei lavoratori autonomi, che esercitano per professione abituale le attività di lavoro autonomo di cui al comma 1 dell'articolo 53 del testo unico delle imposte sui redditi, iscritti alla Gestione separata e non assicurati ad altre Gestioni di previdenza, né pensionati.
Ricordiamo che sono redditi di lavoro autonomo :
La domanda, con autocertificazione dei redditi prodotti per gli anni di interesse – andrà presentata dal lavoratore all’INPS in via telematica entro il termine del 31 ottobre di ogni anno.
Sulle modalità l'istituto rilascerà certamente le istruzioni operative e un modello dedicato sulla propria piattaforma sul sito istituzionale.
La norma istitutiva prevede che l'Inps effettuerà controlli incrociati con l'Agenzia delle entrate sui dati identificativi e i requisiti reddituali dei richiedenti.
Anche se, come detto, l'ISCRO risponde a sollecitazioni e proposte di emendamenti presentate da molte parti, la norma cosi come approvata ha raccolto molte critiche sia nel corso della discussione in Aula che presso le parti sociali ascoltate in Commissione.
In particolare si contesta come troppo basso il limite di reddito richiesto per accedere all'indennità (praticamente la soglia di non imponibilità fiscale). Inoltre viene giudicato illogico il termine di 4 anni come anzianità della partita IVA , in quanto proprio i professionisti piu giovani possono essere soggetti a cali di fatturato.
Altre associazioni di categoria hanno giudicato negativamente anche l'obbligo di dimostrare la frequenza di attività formative o di aggiornamento professionale, evidenziando che per la cassa integrazione dei dipendenti questo obbligo non sussiste .
Infine si contestava l'imposizione di una contribuzione aggiuntiva a carico di tutta la categorie. Su questo aspetto la circolare INPS ha provveduto a chiarire che il contributo aggiuntivo è a carico solo dei professionisti.
![]() |
Libreria FISCOeTASSECircolari ed e-book
|
![]() |
![]() |
![]() |
FISCOeTASSE NewsTutte le notizie gratis
|
![]() |
![]() |