L’Ufficio può integrare un avviso già emesso solo con nuovi elementi - Commento alla Sentenza Cassazione Civile –n. 26191 del 18 Ottobre 2018

Cassazione Civile – SEZIONE TRIBUTARIA  Sentenza n. 26191 del 18 Ottobre 2018 - COMMENTO (PDF 8 pagine)

Il principio dell’unitarietà dell'avviso di accertamento comporta che è ammissibile il frazionamento dell'accertamento in caso di sopravvenuta conoscenza di nuovi elementi, ma non è consentito all'Ufficio di sostituire, integrare o modificare un primo Atto di accertamento già emesso, con un altro successivo, relativo al medesimo anno d’imposta, sulla base della stessa documentazione che è stata già valutata, e che non è successivamente più suscettibile di ulteriore differente valutazione.

Indice

IL CASO

IL COMMENTO

Principio unitarietà dell'accertamento comma 3, art. 43, DPR 600/1973.

IL TESTO INTEGRALE DELLA SENTENZA

Nessuna condanna per il liquidatore se l’amministratore ha omesso il versamento IVA - COMMENTO alla sentnza di Cassazione penale n. 45308 del 9.10.2018

Cassazione Penale Sentenza n. 45308 del 9 ottobre 2018 Commento (PDF - 16 pagine)

ll liquidatore non risponde del reato di omesso versamento di IVA, ai sensi dell’art. 10-ter del D.Lgs. n. 74/00, se la mancanza delle necessarie risorse è imputabile al precedente amministratore dimessosi dalla carica poco prima della scadenza del termine per il pagamento. A chiarirlo la Suprema Corte con sentenza n. 45308 pubblicato lo scorso 9 ottobre.

Indice

IL CASO

IL COMMENTO

1. OMESSO VERSAMENTO IVA: IL SOGGETTO PASSIVO D’IMPOSTA

2. LA SENTENZA ANNOTATA

IL TESTO INTEGRALE DELLA SENTENZA

Inammissibile la doppia presunzione sui movimenti bancari del coniuge Commento alla Sentenza di Cassazione n. 24903 del 9.10.2018

Cassazione Civile – VI Sezione – sotto sezione tributaria  Ordinanza n. 24903 del 9 Ottobre 2018 (PDF - 6 pagine)

Laddove il contribuente fornisca adeguata contro-prova alla presunzione legale relativa, concernente i movimenti verificatisi presso i rapporti bancari intrattenuti dal coniuge, spetta all’Ufficio dimostrare la diversa natura delle somme accertate, posto che l’onere della prova si ribalta in capo all’Amministrazione, a favore della quale, in caso contrario, si configurerebbe un’illegittima doppia presunzione.

Indice

IL CASO

IL COMMENTO

IL TESTO INTEGRALE DELLA SENTENZA

Agevolazioni prima casa di lusso: non sono più dovute le sanzioni - Commento alla Sentenza di Cassazione n. 26423 del 19.10.2018

Cassazione civile  Sentenza n. 26423 del 19 Ottobre 2018 - Commento (PDF - 12 pagine)

In tema di agevolazioni sulla prima casa non paga le sanzioni il contribuente che non ha dichiarato l'abitazione di lusso, pur essendo questa di pregio, ma che non è più tale alla luce della normativa sopravvenuta basata sulla categoria di iscrizione catastale. La revoca dell’agevolazione e quindi la maggiore imposta è comunque dovuta per i trasferimenti antecedenti al 1° gennaio 2014 come espressamente previsto dalla nuova norma.

Indice

IL CASO

IL COMMENTO

1. Agevolazioni prima casa e abitazione di lusso dal DM 2 Agosto 1969  al criterio catastale

2. La sentenza annotata

IL TESTO INTEGRALE DELLA SENTENZA

Accertamenti bancari su conti intestati a terzi - Commento alla ordinanza di Cassazione n. 22089 del 11 .9.2018

Cassazione civile Ordinanza n. 22089 del 11 Settembre 2018 COMMENTO (PDF 10 pagine)

L'Amministrazione finanziaria, in caso di accertamenti effettuati su conti correnti bancari, anche di terzi, purché riferibili al contribuente sottoposto ad indagine, soddisfa l'onere probatorio a suo carico  attraverso i dati e gli elementi risultanti dai conti suddetti, mentre si determina un'inversione dell'onere della prova a carico del contribuente, il quale deve dimostrare che gli elementi desumibili dalla movimentazione bancaria siano estranei ad operazioni imponibili, avvalendosi di una prova non generica, ma analitica, con indicazione specifica della riferibilità di ogni versamento bancario.

Indice

IL CASO
IL COMMENTO

1. Gli accertamenti bancari, ai sensi dell'art. 51, comma 2, n. 7, Decreto IVA e dell' art. 32, comma 1, n. 7, D.P.R. n. 600/1973.

2. L’ordinanza annotata

IL TESTO INTEGRALE DELLA SENTENZA

Omessa dichiarazione: soglia di punibilità e riconoscimento costi - Commento alla sentenza di Cassazione penale n. 46229 del 12.10.2018

Cassazione civile  Sentenza n. 46229 del 12 ottobre 2018  (Commento - PDF 7 pagine)

E’ legittimo l’utilizzo dell’accertamento induttivo per la verifica del superamento della soglia di punibilità in relazione al reato di omessa presentazione della dichiarazione di cui all’art. 5 del d.lgs. 74/2000.

A tal fine, per accertare l’ammontare dell'imposta evasa ai fini della verifica del superamento delle soglie di punibilità, le regole stabilite dalla legislazione fiscale per quantificare l'imponibile subiscono limitazioni che derivano dalla diversa finalità dell'accertamento tributario, con la conseguenza che i costi non contabilizzati debbono essere considerati solo in presenza di allegazioni fattuali da cui si desuma la certezza o anche il ragionevole dubbio della loro esistenza.

Indice

IL CASO

IL COMMENTO

1. Accertamento induttivo ed utilizzo in ambito penale nei reati con soglie di punibilità 

2. La sentenza annotata

IL TESTO INTEGRALE DELLA SENTENZA

L’importatore sconta sempre in dogana le royalties sui prodotti a marchio - Commento alla sentenza di Cassazione lavoro n. 23289 del 27.9.2018

Cassazione Civile – Sezione Tributaria Ordinanza n. 23289 del 27 Settembre 2018  - Commento (PDF - 8 pagine)

In tema di diritti doganali, ai fini della determinazione del valore dei prodotti contraddistinti da marchi oggetto di contratto di licenza, il corrispettivo dei relativi diritti deve essere aggiunto al valore di transazione, qualora il titolare dei diritti immateriali sia dotato di poteri di controllo sulla scelta del produttore e sulla sua attività, e sia il destinatario dei corrispettivi dei predetti diritti.

Indice

IL CASO

IL COMMENTO

1. Normativa richiamata

2. Le motivazioni della Corte

IL TESTO INTEGRALE DELLA ORDINANZA

Induttivo: insufficiente una sola operazione antieconomica - Commento alla Ordinanza della Corte di Cassazione n. 25217 dell’11 ottobre 2018

Cassazione civile Ordinanza n. 25217 dell’11 ottobre 2018 - Commento (PDF -8 pagine)

Non basta una sola operazione antieconomica a legittimare l’accertamento analitico induttivo nei confronti della società. L’operato della contribuente, infatti, deve essere valutato nel suo complesso senza isolare la singola manovra dal contesto della contabilità aziendale e della situazione finanziaria globale

Indice

IL CASO

IL COMMENTO

1. Antieconomicità dell'attività e accertamento induttivo: orientamenti della giurisprudenza

2. La sentenza annotata

IL TESTO INTEGRALE DELLA ORDINANZA

"Omesso versamento, per la soglia di punibilità non valgono i costi" Commento alla sentenza di Cassazione penale n. 43560 del 2.10.2018

Cassazione Penale   Sentenza n.43560 del 2 ottobre 2018 - COMMENTO (PDF 10 pagine)

In tema di Iva, con riguardo al reato di omessa dichiarazione, di cui all' art. 5 del D.Lgs. 10 marzo 2000, n. 74, ai fini della determinazione della soglia di punibilità, avendo detta imposta, applicabile nella circolazione dei beni e servizi da parte di operatori commerciali, natura indiretta, essa non potrà mai essere calcolata al netto dei ricavi detratti i costi. A chiarirlo la Suprema Corte con sentenza n.43560 del 02 ottobre 2018.

Indice

IL CASO

IL COMMENTO

1. Reato di omessa dichiarazione e valenza delle presunzioni
2. La sentenza annotata

IL TESTO INTEGRALE DELLA SENTENZA

Atto di classamento catastale e difetto di motivazione - Commento alla ordinanza di Cassazione n.23130 del

Cassazione civile  Ordinanza n. 23130 del 26 Settembre 2018 - COMMENTO (PDF - 6 pagine)

Non può ritenersi congruamente motivato il provvedimento di riclassamento di un immobile che faccia esclusivamente riferimento al rapporto tra il valore di mercato ed il valore catastale nella microzona considerata, rispetto all'analogo rapporto sussistente nell'insieme delle microzone comunali, e al relativo scostamento ed ai provvedimenti amministrativi a fondamento del riclassamento, allorché da questi ultimi non siano evincibili gli elementi (come la qualità urbana e ambientale del contesto nel quale l'immobile è inserito, la qualità ambientale della zona di mercato in cui l'unità è situata, le caratteristiche edilizie del fabbricato) che, in concreto, abbiano inciso sul diverso classamento.

Indice

IL CASO

IL COMMENTO

1. Revisione del classamento per microzone e motivazione deli atti di accertamento

2. La sentenza annotata

IL TESTO INTEGRALE DELL'ORDINANZA