Autore: Dott.ssa Michela Ferrazzi
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Il nuovo interpello: il punto sulla normativa
SINTESI:
- Il DLGS 24 settembre 2015, n. 156, che contiene le misure per la revisione degli interpelli e del contenzioso tributario, non solo ha riformulato il procedimento di interpello ma ha anche modificato le tipologie di interpello cui i contribuenti possono ricorrere. A decorrere dal 1° gennaio 2016, le forme di interpello sono sostanzialmente quattro:
- Interpello ordinario (che ricomprende anche quello qualificatorio)
- Interpello probatorio
- Interpello antiabuso (che ha sostituito il previgente interpello antielusivo)
- Interpello disapplicativo.
- Oggetto di questo focus saranno solo le forme di interpello disciplinate nello Statuto del contribuente. L’art. 2 del DLGS n. 147/2015 (c.d. Decreto Internazionalizzazione) ha introdotto una particolare forma di interpello in caso di investimenti nel nostro Paese superiori ai 30 milioni di Euro, che ha lo scopo di incentivare gli investimenti in Italia, fornendo agli investitori, residenti e non residenti, un quadro del trattamento fiscale dell’operazione considerato nel suo complesso, oltreché consentire una via d’accesso al regime di cooperative compliance in assenza dei requisiti dimensionali previsti per l’applicazione di tale istituto.
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